Bianchi 8HP

Edoardo Bianchi, fondatore della celebre ditta milanese di biciclette, nel 1901 affianca alla sua produzione una serie di automobili esclusive. Sono tra le prime al mondo a popolare le strade delle città, fino ad allora percorse solo da carrozze, carri, pedoni e qualche tram a cavalli o a vapore. Queste vetture erano riservate a una clientela facoltosa. All'inizio del '900 un medico avrebbe dovuto mettere da parte dieci anni di stipendio per poterne acquistare una al costo di 10.000 lire. Nel prezzo erano inclusi due giorni di scuola guida per i piloti inesperti, una chiave inglese, un rotolo di nastro adesivo e una pompa d'aria. Per l'elegantissima carrozzeria sono impiegati legni pregiati e fogli di alluminio, soluzione innovativa per l'epoca. I più abili carrozzai, ebanisti e cesellatori italiani vengono chiamati a personalizzare queste piccole carrozze a motore, a seconda del gusto del proprietario. Quest'automobile è stata donata nel 1959 all'amico Guido Uccelli, fondatore del Museo, da Ferruccio Quintavalle, direttore generale della Edoardo Bianchi. Rappresenta infatti una delle prime automobili italiane nonché una pietra miliare dello storico marchio milanese.