In questo riquadro affrescato sulla parete orientale della sala appaiono grottesche dipinte con mano svelta: angeli con le trombe da giudizio universale, un satiro che regge uno stendardo, il dio Saturno intento a regolare l’orologio, ed un riferimento autunnale, ovvero due uomini occupati a costruire grandi botti in cui presto sarà ospitato il vino. Case diroccate, vedute di città, animali fantastici, perfino due piccole lune ghignanti, l’una calante, l’altra levante. La fantasia al potere, insomma, in un ristretto giro di colori e di intonaco.