Fu il suo carisma a portarla ad ampliare i contatti oltre la Casa, ricevendo persone che cercavano una guida spirituale, allevando i figli del marchese Federico, pregando per la nascita del futuro duca, Federico II figlio di Francesco. Pare che fosse sua caratteristica la capacità di entrare in contatto empatico immediato con chi le stava di fronte, qualunque fosse il suo ceto. Le sue lettere al marchese contenevano molto spesso preghiere di intercessioni, e per tutta l’esistenza dette prova di grandissima carità. Altri particolari della sua esistenza sono più o meno verificabili: narrano di sogni premonitori, di intuizioni sul futuro, di un colloquio continuo con il Salvatore, di estasi mistiche, di piccoli miracoli compiuti, di una impressione delle stimmate, di una potente presenza benefica. D’altra parte Osanna, grazie alla frequentazione della corte, ebbe anche un notevole peso nella conduzione della politica mantovana, influenzando così la società che la circondava. Nel 1501 fece la piena professione. Non molto più tardi morì, come pare avesse predetto con esattezza. Subito dopo iniziò il processo di beatificazione, che si compi definitivamente nel 1694 per volontà di papa Innocenzo XII. Il suo corpo riposa nel Duomo di Mantova, dalla facciata suggellata da una statua che la ritrae.