Un ragazzo regge una candela con la mano destra, mentre la mano sinistra spinge l'estremità di una brace di legno sullo stoppino spento della candela. È dipinto nel momento stesso in cui inizia a soffiare sulle ceneri incandescenti per accendere una fiamma. Stagliato nel buio, il ragazzo è abilmente definito solo tramite sfumature di giallo, bianco e accenni di arancione.
Il primo proprietario del dipinto fu Fulvio Orsini, il bibliotecario del Palazzo Farnese. Orsini raccolse il lavoro di El Greco (incluso il Ritratto di Giulio Clovio di Capodimonte), godendo della possibilità di parlare con l'artista nella sua lingua madre. Questo spiega il soggetto del dipinto, che ripropone un dipinto antico greco descritto nella Storia Naturale di Plinio (77-79 d.C.). È l'unica opera dipinta da El Greco che non sia un'opera religiosa o un ritratto.