Mazzini, nato a Genova nel 1805, aderì alla Carboneria. Arrestato nel 1830, maturò in carcere la decisione di superare metodi e obiettivi dei carbonari. Si convinse che era sbagliato tentare di costringere i re a concedere le riforme o cercarne la collaborazione. Si doveva mobilitare il popolo in un progetto di partecipazione democratica volto alla costruzione di uno stato unitario e repubblicano. Costretto a scegliere tra l’espatrio e il confino, scelse l’esilio per avere libertà d’azione.