Incarnazione della bellezza decantata da Winckelmann e negli scritti sull'ideale neoclassico, il "Genio della morte", di cui questo calco riproduce il busto, fa parte del "Monumento funebre di Papa Clemente XIII Rezzonico" (1783-1792) realizzato da Antonio Canova (1757-1822) per la Basilica di San Pietro in Vaticano. Dello stesso monumento è parte anche il "Busto di Clemente XIII", anch'esso nelle collezioni della Galleria d'Arte Moderna: entrambi i calchi sono stati donati alla Congregazione Municipale di Verona nel 1858 dai discendenti Pindemonte della famiglia Rezzonico. Il "Genio della morte" - che nell'originale è alato e tiene in mano una fiaccola rovesciata, simbolo dello spegnersi della vita terrena - tocca uno dei momenti d'invenzione iconografica più coraggiosi di Canova, che elabora l'idea di una figura a metà tra l'angelo cristiano e il genio classico.