Questa statua è caratterizzata dal contrasto di proporzioni tra il grande cammello, raffigurato con tratti realistici, e il piccolo e inverosimilmente longilineo cammelliere che siede a cavalcioni fra le sue gobbe.
L’animale è ritto sulle zampe, poggiate su una sottile base non invetriata. Il collo è inarcuato e la testa rivolta verso l’alto, come se il cammello si fosse improvvisamente bloccato per tensione delle briglie da parte del cammelliere. Il corpo della bestia è muscoloso ma slanciato; la bocca spalancata in un bramito ostenta i denti sporgenti e la lingua. Il mantello dell’animale è coperto da invetriatura color ambra con sfumature dal giallo al marrone. L’effetto scabro del pelo in alcuni punti è reso in rilievo con profonde e fitte incisioni. Le gobbe fuoriescono da una gualdrappa ovale adagiata sul dorso.
Il cammelliere tiene le braccia piegate e le mani a pugno, con fori passanti per l’inserimento delle briglie. Aveva la testa originariamente dipinta con colori a freddo e ora rimasta prevalentemente grigia. Indossa un alto cappello conico a punta. I tratti somatici sono quelli tipici caricaturali degli stranieri provenienti dall'Asia centrale e occidentale: naso pronunciato, occhi tondeggianti, ecc. Le vesti sono invetriate: una giacca ambra con scollo a “V” e ampi risvolti verdi terminanti con piccole sfere; un gonnellino, tendente all’arancione, con spacchetti laterali; le ginocchia color crema, forse coperte da calzamaglia, e alti stivali verdi a punta. Il corpo è snello, con le gambe spinte all’indietro e i piedi sproporzionatamente lunghi.
Questa statua è molto somigliante a un'altra conservata al Victoria & Albert Museum di Londra. Materiali di questo tipo vengono fatti risalire al secolo VIII: provengono in genere da sepolture nei pressi delle città capitali Xi’an e Luoyang. Talvolta il cammelliere è amovibile o è sostituito da un gruppo di persone, spesso suonatori o suonatrici.