Nato nella piccola città di Hadamar, Karl Wilhelm Diefenbach s'impose all'attenzione del mondo dell'arte come un utopico e visionario simbolista.
L'artista di origine tedesca teorizzò, professò e perseguì la propria rivoluzione culturale, che comprendeva una condotta di vita in totale armonia con la natura, il rifiuto della monogamia, l'alienità a qualsiasi religione e la pratica di una dieta vegetariana. Dopo il fallimento del suo progetto di comune a Vienna si trasferì nell'isola di Capri, che divenne immediatamente il luogo ideale per la messa in pratica di questo suo credo.
Nei primi anni del Novecento per sfuggire agli attacchi della stampa e al bigottismo borghese dell'epoca Diefenbach lascia la Germania. Soggiorna per brevi periodi intorno al Lago di Garda, poi a El Cairo e a Trieste. Trascorre infine gli ultimi anni della sua vita a Capri, dove nel 1975 gli viene dedicato un museo all'interno della Certosa di San Giacomo.
La sua stravagante figura rappresentò un momento significativo della vicenda culturale dell' isola di Capri: egli infatti elaborò nei suoi grandi dipinti soggetti naturali e scorci capresi, come nel caso dell' opere qui presentata, che con il loro simbolismo visionario connotano fortemente lo spazio e lo rendono di grande impatto emotivo per lo spettatore.
Elemento principe che rende le tele ancor più apprezzabili ed interessanti, sono i materiali assai poveri di cui il pittore si serviva per realizzare le opere, che spaziavano dall'olio al bitume, dalla cenere al terreno, e così via, rendendo ancor più profondo ed indissolubile il rapporto tra la magistrale raffigurazione dei paesaggi naturali e gli elementi costitutivi che la compongono.
Nelle sue opere il senso cosmico della natura, il sentimento religioso dell'infinito, espressi con toni sublimi e misteriosi, esprimono chiaramente quella funzione magico-religiosa che l'artista attribuiva alla pittura.
Il dipinto da noi presentato Capri, il Monte Solaro al tramonto, riprende il punto più alto dell’isola da cui lo sguardo non ha confini: sotto tutta l'isola di Capri, di fronte il Vesuvio e il Golfo di Napoli e la Penisola Sorrentina, in lontananza le montagne della Calabria, gli Appennini e la Costiera Amalfitana con gli isolotti dei Galli.
Eseguito intorno al 1900 è lo specchio fedele della personalità ed estro di Diefenbach; qui i colori forti e contrastanti di un tramonto intenso ed uno scorcio unico caro al pittore, vengono amalgamati dallo spirito simbolista e naturalista del pittore tedesco.