Il Duomo di Mantova trae origine dai secoli antichi, quando le chiese paleocristiane di San Paolo e San Pietro stavano nel cuore della città vecchia, che a quel tempo corrispondeva alla parte più elevata di Mantova, ovvero ai dintorni dell’attuale piazza Sordello. San Pietro conobbe un’evoluzione nei secoli, diventando prima chiesa romanica, poi edificio gotico, quindi tempio ristrutturato da Giulio Romano. L’artista, negli ultimi anni della sua vita, trasformò l’interno disegnando cinque maestose navate che si riferiscono architettonicamente alle Basiliche romane e alla prima San Pietro di Roma. La facciata settecentesca completò questa affascinante costruzione, nascondendo tuttavia la facciata tardogotica dei fratelli veneziani Jacobello e Pierpaolo dalle Masegne. All’interno, sono ospitate numerose opere d’arte: un sarcofago del quarto secolo dopo Cristo, affreschi e dipinti di Antonio Maria Viani, decorazioni di Ippolito Andreasi, tele del Brusasorci e di Girolamo Mazzola Bedoli, lapidi e statue antiche, due splendide cappelle, frammenti pittorici gotici e rinascimentali.