Cavalcata di soldati nel bosco

Una carta dattiloscritta, conservata nell'Archivio del Museo Civico di Novara, indica che la grande tela di Fattori raffigurante delle "Manovre di artiglieria" era stata eseguita dall'artista per decorare il Circolo Artistico fiorentino e in seguito venduta sul mercato antiquario. Acquistata dal Maharajah di Bandor, venne comprata alla morte di questi da un ingegnere milanese che la ricondusse in Italia. E' stata acquistata dal Giannoni sul mercato d'arte genovese. Il racconto si svolge in tutta l'ampiezza della tela consentendo all'artista di proporre piú esiti delle sue costanti ricerche spaziali, dai cavalieri sulla sinistra che rompono il profilo dell'orizzonte, alla cavalcata nella polvere dei soldati sulla destra che riecheggia Il ritorno della cavalleria (Bari, Galleria d'Arte Moderna) del 1888. Per l'impianto compositivo, così complesso, e le affinità formali, il quadro è molto vicino a quello raffigurante "Manovre di artiglieria", firmato e datato 1900 (riprodotto in "Giovanni Fattori. Dipinti 1854-1906", catalogo della mostra, Firenze, Palazzo Pitti - Milano, Palazzo della Permanente, Firenze 1987, n. 140); siamo pertanto propensi a datare l'opera ad un tempo coevo a quello, in accordo con Mario Montevedi e Enrico Piceni che propongono una datazione al 1899 (cfr. M. Monteverdi - E. Piceni 1978, p. 17). S.B.