Cavatappi di tipologia semplice: 1 - il manico, in alluminio fuso scanalato per facilitare la presa, ha tipiche linee di custo Déco; 2 - classica forma a succhiello in filo di metallo piegato; 3 - con manico in osso; 4 - con manico in faggio tornito; 5 - con anello centrale e due ali laterali per facilitare l'impugnatura; 6 - interamente in ferro, a volte era inserito in meccanismi a cremagliera applicati al muro. Il cavatappi dalla forma essenziale a “T” è formato da tre elementi: manico, fusto e verme o vite. Il materiale più diffuso per la realizzazione del manico è il legno in essenze resistenti e di pregio (bosso, pero, melo, noce, ebano, rosa) lavorate a tornio e spesso tinte, ma anche il metallo, l’osso, l’avorio o, recentemente, materiali sintetici. Gli artigiani hanno sbizzarrito il loro estro nel decorarlo e inciderlo in maniera artistica e i designer nella ricerca formale della perfezione. Il fusto, in metallo, era spesso lavorato in sintonia con il manico e terminava con la vite, necessaria per estrarre, grazie alla forza del braccio umano, il tappo dalla bottiglia. La sua forma essenziale è rimasta praticamente immutata nei secoli, adeguandosi solo all'evoluzione del gusto.