La figura di Cesarina, la donna che Ligabue sognava di sposare e di portare a vivere in un castello, troneggia maestosa, seduta su una sedia. Sulla sinistra, a suggellare l'unione nel segno di una vagheggiata serenità, un dipinto dell'artista che raffigura un bucolico paesaggio campestre, probabilmente una delle molte opere che Ligabue le regalava in cambio della sua compagnia. Evidente è la lezione fauve (Matisse in particolare) nella strutturazione bidimensionale dell'immagine, tutta risolta attraverso colori piatti e accesissimi, un vivace horror vacui decorativo giocato sulla felice contrapposizione tra il motivo a fiori dell'abito e le pariture geometriche della carta da parati.