Nella bellissima lunetta in basso, Psiche, vestita di verde, si protende per raggiungere l’acqua del fiume Stige. Sopra la lunetta, nell’ottagono di destra inizia la sua storia: lei, figlia di un re, è così bella che il popolo la omaggia con tributi e doni, come se fosse una dea. Nell’ottagono di sinistra ecco il secondo episodio: Venere adirata indica al figlio alato, Amore, la stupenda fanciulla e gli ordina di punirla, scagliandole contro una freccia che la costringerà ad innamorarsi dell’essere più mostruoso del creato. Un tema che Shakespeare riprenderà, stravolgendolo, nel “Sogno di una notte di mezz’estate”.