L’artista Sabrina Bertolelli presenta l’opera “Charlie” (2014). Realizzata con tecnica mista, l’opera comprende scultura e pittura e allo stesso tempo assume la valenza dell’installazione. L’opera rappresenta un teschio dipinto di nero, dalla cui testa partono una moltitudine di matite colorate, con la punta rivolta verso l’alto. I denti del teschio sono caratterizzati dall’uso di colori l’uno diverso dall’altro: dal verde al rosa, dal giallo all’azzurro, dall’arancione al blu. L’opera può essere fatta rientrare nell’ordine dell’arte cinetica, dal momento che presenta una base rotante, munita di motore elettrico, che la fa girare completamente su se stessa.
il cranio di “Charlie” assume significati che si distaccano da quelli tradizionali; essi sono resi comprensibili grazie al titolo e all’interazione tra il soggetto e gli altri elementi della composizione.
Il titolo “Charlie”, infatti, si riferisce al recentissimo attacco terroristico (7 gennaio 2015) contro la sede parigina del giornale satirico Charlie Hebdo. L’attentato, rivendicato da Al-Qaeda, ha provocato la morte di dodici persone, tra dipendenti del giornale e passanti. La vicenda è stata immediatamente percepita dall’opinione pubblica come un attacco alla libertà di espressione e di pensiero, considerata uno dei diritti inviolabili di ogni essere umano. Colpita dalla vicenda, Sabrina Bertolelli si è servita delle sue capacità tecniche e dei suoi mezzi di comunicazione per esprimere la sua idea di libertà di pensiero e di azione.
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