Il Granduca Pietro Leopoldo fece allestire nel Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze un laboratorio chimico, nel quale egli stesso, spesso con l'assistenza di Giovanni Fabbroni, si dilettava a compiere esperienze. Il banco ha la forma di un grande stipo ed è impiallacciato di noce. Una volta aperto presenta un piano di lavoro in lavagna con tre cavità, una delle quali è collegata internamente ad un mantice azionabile mediante pedali e poteva essere usata per operazioni di combustione e calcinazione. Il banco è provvisto di piccoli scaffali, di cassetti e di scomparti destinati ad accogliere bottiglie contenenti preparati chimici e vetreria varia.