Il cassone, insieme al tavolo, la sedia ed il letto, faceva parte dell'arredo indispensabile e più caratteristico del mobilio nel tardo medioevo e nel rinascimento. Il cassone, basso, lungo e stretto risulta un mobile estremamente comodo e versatile, che si adegua facilmente alle diverse esigenze e quindi può essere usato come piano di appoggio, contenitore per abiti e vasellame, oppure seduta. In quanto capiente e maneggevole è facile da trasportare e semplifica gli spostamenti, assai frequenti presso l'aristocrazia, da una residenza all'altra. Il Cassone dei tre Duchi, una variante del cosidetto "cassone istoriato", rappresenta una processione a cavallo, in cui uno dietro l'altro sfilano Galeazzo Maria Sforza, suo figlio Gian Galeazzo e Ludovico Maria Sforza. Il cassone venne realizzato probabilmente per il matrimonio di Chiara Sforza, figlia di Galeazzo Maria, con il conte Pietro dal Verme (1480), la cui signoria si estendeva sull’intera riviera orientale del lago di Como, oppure con Fregosino Fregoso (1488) il duca di Genova nel 1488. Fu profondamente rimaneggiato nell'Ottocento, di originale rimane soltanto la parte frontale. Venne acquistato nel 1877 da Pietro Ghinzoni, il quale donò il pezzo al Comune di Milano nel 1893.
Al Victoria and Albert Museum di Londra ne esiste una replica novecentesca.