La cornice architettonica in cui è stata allestita l’“Aula Leonardi” è dominata da un grandioso affresco, opera di uno dei più maturi e originali seguaci di Leonardo da Vinci, Bernardino Luini. Il tema di questa pittura murale è messo in evidenza dal cartiglio che ne sovrasta la parte centrale, sul quale si legge per così dire il titolo dell’opera stessa: «Caput regis gloriae spinis coronatur»: il capo del re della gloria è coronato di spine. La scena è chiaramente divisa in tre parti. In quella centrale Cristo è come seduto su una specie di trono, è rivestito di un manto scarlatto e ha in mano una canna come fosse uno scettro; i polsi sono legati da una corda e sul capo porta una corona di spine. Attorno a lui numerosi sgherri lo insultano e lo sbeffeggiano con le smorfie più strane, mentre due di essi, quelli a lui più vicini, con dei bastoni sembrano voler calcare sulla corona di spine perché queste penetrino più profondamente nella carne. Ai lati sono invece rappresentati i dodici membri della Confraternita di Santa Corona, che hanno commissionato a Bernardino Luini l’affresco, sei per parte, in ginocchio e avvolti in pesanti cappe nere: infatti originariamente quest’aula, prima che venisse acquisita dall’Ambrosiana, era la Sala Capitolare di una confraternita intitolata alla Santa Corona di Cristo e dedita a opere assistenziali.
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