Nel 1783 Canova ricevette la commissione di scolpire il monumento funebre di papa Clemente XIII, da erigersi nella basilica di San Pietro. Promotore ne fu il nipote del pontefice, il principe Abbondio Rezzonico. Canova ideò un impianto dominato dalla figura del pontefice e, a un livello più basso, un Genio funebre, l’allegoria della Religione e, al centro, in rilievo sul sarcofago, la
Carità e la Speranza. In Accademia è conservato il monumentale modello in gesso della testa del pontefice che ancora mostra, sulla superficie del volto, l’originaria ceratura finale. Il trattamento
del viso – in contrasto con la ruvidezza della superficie della capigliatura e del piviale – contribuisce a rendere ancora più potente la meticolosa analisi del personaggio ritratto. Canova realizzò il modello in gesso dell’Accademia nel 1784-86 e iniziò a lavorare alla versione in marmo dal 1787. Nella Gipsoteca di Possagno sono conservati un calco del marmo della testa del pontefice e una maschera in gesso. Non si ha memoria dell’ingresso dell’opera in Accademia, ad eccezione di una notazione del 1882, nella quale è annoverata tra i doni degli autori. (P. P.)