Di recente acquisizione, la scultura fu realizzata nel 1838 dallo scultore veronese Innocenzo Fraccaroli (1805-1882), rilevante esponente del Neoclassicismo italiano. L’opera molto probabilmente fu commissionata allo scultore veronese dalla famiglia Miniscalchi-Erizzo; nella parte anteriore del basamento è infatti presente lo stemma partito del casato.
La ninfa Clizia è qui rappresentata come una giovane fanciulla seminuda, avvolta nella parte inferiore da un morbido panneggio, con la mano in alto a coprire gli occhi per non essere accecata dal Sole, di cui è innamorata nonostante sia stata da egli tradita. Trascorre i giorni a seguire il percorso del carro del Sole, fino al momento che, consumata dal dolore, si trasforma in girasole, o più precisamente in eliotropo, una pianta già conosciuta al tempo degli antichi Greci.