Negli anni Settanta l’Unione Sovietica sviluppa una navicella spaziale riutilizzabile per il trasporto di persone e materiali. Molto simile allo Space Shuttle americano viene battezzata Buran, come il vento gelido delle steppe russe. Compie un unico volo automatico, senza astronauti a bordo, il 15 novembre 1988. Il taglio dei fondi seguito alla dissoluzione dell’impero sovietico segna la fine del progetto. Questa è una cloche originale del Buran.A bordo ne erano installate due, una per ognuno dei due piloti previsti. Sarebbero servite a controllare l’assetto della navicella durante l’orbita o nella fase di rientro.