Nel 1989, grazie all’impegno del Comune di Mantova, l’antico orologio venne ripristinato mediante il preziosissimo operato di Alberto Gorla, maestro orologiaio di Rivarolo Mantovano. Il meccanismo venne in sostanza ricostruito e reso del tutto funzionante. Lo stesso Gorla ce lo descrive come un complesso avente lunghezza di 2,80 metri, larghezza di 2,40, altezza di 1,90. Seguendo le sue stesse parole: “Il macchinario è composto di due treni: il treno del tempo e quello della suoneria che sono disposti spalla a spalla l’uno a complemento dell’altro, e dalla macchina astronomica.” L’orologiaio dice anche che la forza motrice è costituita dai pesi che danno al tutto un’autonomia di 48 ore. Ma la ricarica è automatica. Qualora l’orologio si fermi, occorre naturalmente ricaricarlo e registrarlo con una manovra manuale che riportino nella posizione esatta l’ora, il mese, lo zodiaco, la lunghezza della notte, le fasi lunari e l’età della Luna espressa in giorni lunari. Così, dal 1989 l’antico manufatto è di nuovo efficiente e segna davanti agli occhi dei mantovani e dei visitatori il tempo del giorno e il tempo astrale, riportandoci quasi perfettamente all’epoca Rinascimentale.