Durante il suo soggiorno a Milano, Leonardo dedica numerosi disegni allo studio dei sofisticati meccanismi dell’orologio planetario della vicina Abbazia di Chiaravalle.
In questo modello l'organo motore si trova all'interno di una struttura lignea dove un peso, abbassandosi, fa ruotare un tamburo che a sua volta mette in moto una serie di alberi e ruote dentate che compiono sequenze cinematiche ordinate. Ai meccanismi interni corrispondono tre quadranti sulla struttura esterna: i due più piccoli calcolano i minuti e le ore; quello più grande, invece, con i 12 mesi dell’anno, grazie alle lancette che indicano la posizione del sole e della luna e le fasi lunari, fornisce indicazioni astrologiche e astronomiche.
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