Il porta-orologio, che un’iscrizione in lingua italiana indica come realizzato nel 1725, presenta elementi decorativi che associano cineserie come la pagoda, i cani di Fo, i draghi, a elementi di gusto barocco, come i putti, le cornici, le larghe foglie piegate alla sommità. L’oggetto costituisce un esempio raro e precoce della sofisticata produzione uscita dalla fabbrica Du Paquier di Vienna. L’opera apparteneva alla straordinaria raccolta personale di Emanuele Tapparelli d’Azeglio, poi da lui donata al Municipio di Torino tra il 1872 e il 1874. D’Azeglio entrò a far parte del comitato direttivo del Museo nel 1876 e divenne direttore nel 1879, carica che ricoprì fino al 1890.