Se alcune delle opere di Sermidi possono ricordare gli artisti dell’espressionismo astratto americano, rimane in lui una gentilezza di tratto che, sebbene non rinunci affatto alla potenza, disegna, colore dopo colore, le sue tele. Anche negli esiti dell’ultima parte della sua vita egli comunque continua a sperimentare, in una continua lotta contro la materia, sfidando i toni dei colori più accesi, ad esempio il rosso. L’ampiezza della superficie dipinta serve anche per dare respiro all’invenzione, anche se nessuna realizzazione finale potrà mai estinguere la sorgente di immaginazione che al pittore idealmente si presenta. Artista profondamente onesto, Sermidi sa bene che da quella lotta si può uscire o perdenti o provvisoriamente vincitori. Ma la sua caparbietà ci consegna tele che emozionano ancora oggi lo sguardo.