Priva di riferimenti associativi al reale, la "Composizione", impostata secondo una ricorrente e dinamica direttrice diagonale e ancora vicina alla produzione dell'ultimo periodo monacense, svolge il problema della profondità spaziale sulla superficie piana del foglio dove una serie di segni, linee e combinazioni di forma e colore producono effetti visivi, di volta in volta, di allontanamento o avvicinamento rispetto allo sguardo dello spettatore.