cei e la laurea honoris causa che gli verrà
ferita dall'Università di Palermo, dove pre-
erà la sua prolusione sul "non finito" nella
ia dell'architettura. La scultura di
Consagra
Tatta, elaborata dal pensiero. È una scultura
htale, chiara e aggressiva, distaccata da
apparente sensualità.
isagra è un uomo asciutto, alto, con un bel
p da aquila, con gli occhi che gli ridono, un
imaligni, un po' affettuosi. Quando ne ha
dia è straordinariamente aperto al dialogo.
persone, senza barriere. Quando non ne ha
lia è superbo e un po' supponente. Qual
cuno gli ha detto che assomiglia a u fico d'In-
dia, spinoso di fuori e dolce di dentro
Vive a Roma dove ha un grande studio, ma ha
una casa anche a Milano dove ha molti amici,
soprattutto scultori, come Andrea Cascella, col
quale si ritrova sempre in grande intesa.
Pensando ad alcuni strani gioielli disegnati
verso la fine degli anni sessanta e realizzati dalla
GEM, gli chiedo di parlare di una sua ipotetica
donna ideale.
"Il gioiello è uno degli elementi che può accre
scere il fascino di una donna. Dal tipo di
gioiello che indossa puoi capire molte cose del
Campo e controcampo del grande locale
adibito a studio, a Roma. Lo spazio, alle due
estremità,' è scandito da due soppalchi
dove trovano posto i lavori dello
scultore.
suo carattere, è come controllare il libro che
legge una persona.
Ho fatto delle maschere d'oro perché mi è sem-
pre piaciuto il gioco che la donna fa quando si
trucca, quando si mette il rimmel, i colori, i
belletti. A una maschera ho aggiunto anche un
oggetto da tenere fra i denti, come una compen-
sazione a una possibile frustrazione ... un po'