Lo stile sobrio e meditativo, la semplicità evangelica delle invenzioni e la forza iconica delle immagini pervase di arcaica severità caratterizzanti la pittura di Bartolomeo Cesi sono compiutamente espressi in questa Crocifissione che ricorda per molti aspetti altre versioni del medesimo tema che si trovano nelle chiese di San Martino e di San Girolamo della Certosa a Bologna, oltre che nel Musée Fesch di Ajaccio. E' probabile una datazione nell'ultimo decennio del Cinquecento.