Il cubo è realizzato con assi in legno di larice disposti ad ogni strato a 45° rispetto all’altro, a partire dalle diagonali tracciate sulla base del solido. Ne risulta una catasta “bugnata” con effetti prismatici dalla mirabile dialettica tra vuoti e pieni che sembra muoversi dagli enunciati iniziali di LeWitt sulle proprietà geometriche del cubo per giungere a nuove qualità plastiche del verbo minimalista.