Tazza e piattino sono decorati con scene di battaglia, rese con tecnica da miniaturista e una tavolozza molto ricca; grande attenzione è riservata anche ai paesaggi di sfondo. Dagli elenchi dei lavori eseguiti dalla Manifattura di Capodimonte, risulta che la decorazione << a battaglia>> fu di moda quasi esclusivamente nel 1744 - 1745, quando era capodecoratore Giovanni Caselli. In questo caso i soggetti sono tratti da due incisioni all'acquaforte di Antonio Tempesta (1555 - 1630). Il suo ricchissimo repertorio iconografico, ripetuto in molte stampe del XVIII secolo, fu uno dei più usati dai decoratori di ceramiche.
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