Giosetta Fioroni, nata in una famiglia di artisti, da una madre grande amante delle marionette, studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e partecipò fin da giovane al clima culturale della capitale che, in particolare negli anni sessanta, fu anche un crocevia di maestri stranieri, visitatori di passaggio o stanziali, molti dei quali provenienti dagli Stati Uniti. Fu quello il periodo della nascita della pop art e anche dello sviluppo di una peculiare pop art italiana. Giosetta Fioroni, legata nella sua vita da intenso e ricambiato amore per lo scrittore Goffredo Parise, si distinse inizialmente nell’elaborazione di fotografie che venivano trasformate in icone suggestive di stile o di moda, in seguito ulteriormente lavorate per giungere ad una singolare commissione fiabesca tra il testo scritto e l’immagine. L'opera che qui ammiriamo ci mostra una specie di monte aguzzo o di materia informe intrisa evidentemente anche di note. D’altronde, il titolo “Dancing in the dark” può alludere ad una celebre canzone americana. Infine, il monte termina con una punta da grattacielo newyorkese. Viene a crearsi così un mondo a parte, come l’artista fece nei suoi famosi teatrini, in cui la fantasia torna a giocare un ruolo preponderante, liberata da ogni suggestione troppo formale.