La scena ritrae un celebre episodio della Divina Commedia - poema all’epoca riscoperto quale ineguagliato repertorio di immagini terribili e temi sublimi - in cui Dante e Virgilio si confrontano con il vecchio Caronte, inseriti in un’ambientazione sulfurea e inquietante.
Il dipinto di Vetri mostra l’aggiornamento in senso verista che a Napoli stava investendo la pittura di storia che trova riscontro nelle veristiche anatomie dei dannati.