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Figura femminile in decomposizione o Vanitas

Ignoto, scuola dell’Italia meridionaleUltimo quarto del XVII - inizi del XVIII secolo

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Museo e Real Bosco di Capodimonte
Italia

Donazione in ricordo di Ernesto Cilento (2020).

La caducità della bellezza davanti all’atrocità della sofferenza.

Il mezzobusto di donna è modellato con accurata ricerca anatomica e profonda partecipazione emotiva. Il volto, un tempo bellissimo, è segnato dalla morte inesorabile. Riferita a un artista vicino ai modi del siracusano Gaetano Giulio Zumbo (1656-1701), la Vanitas è uno splendido e inquietante memento mori della tradizione barocca, periodo segnato dalla guerra dei Trent’anni e dalla terribile peste che falcidiò buona parte della popolazione in Europa, in particolare a seguito delle epidemie del 1630 e 1656.
La morte e il dolore, costantemente presenti nella vita quotidiana dell’epoca, diventano temi privilegiati nell’immaginario degli artisti, che riflettono nelle loro opere il clima della Controriforma, attraverso l’esaltazione del martirio e del sacrificio, e assorbono gli stimoli provenienti dai coevi studi di anatomia e dal progresso delle scienze mediche.

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  • Titolo: Figura femminile in decomposizione o Vanitas
  • Creatore: Ignoto, scuola dell’Italia meridionale
  • Data di creazione: Ultimo quarto del XVII - inizi del XVIII secolo
  • Dimensioni reali: 25 x 33 x 18 cm
  • Tipo: Statua
  • Materiale: Wax, linen cloth soaked in wax and hot modeled, wooden base with wax
Museo e Real Bosco di Capodimonte

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