La scultura costituisce il modello per la realizzazione dell'opera in marmo conservato al museo Correr di Venezia. L'opera fu commissionata da Pietro Vettor Pisani Moretta che la pagò 300 zecchini e fu premiata nel 1779 alla "Fiera dell'Senza" di Venezia. Con quest'opera Canova sperimentò per la prima volta la derivazione del marmo dal gesso. Da notare che le due figure sono sapientemente articolate nello spazio. Dedalo, con espressione dubbiosa, gli occhi immobili e la fronte corrugata, lega con la corda l'ala destra ad Icaro, che sorride ingenuo e guarda ammirato il lavoro del vecchio padre.