L'opera integra l’imponente installazione Mutterseelenallein (Solitudine), 1989-2009, già in collezione.L’artista tedesco Reinhard Mucha è tra i maggiori scultori europei della fine del XX secolo. Emerge nel corso degli anni Ottanta quale protagonista di una nuova tendenza artistica che elabora forme che alludono all’architettura e all’arredo interno per indagare un senso di profonda solitudine e perdita, un senso di lutto del Soggetto che si manifesta attraverso il riferimento agli spazi dell’Uomo, senza però raffigurare la persona umana. Parallelamente al senso di perdita della progettualità moderna e utopica ancora dominante tra gli artisti negli anni Settanta, infatti, Mucha costruisce le sue opere unendo materiali logori e trovati (vecchie porte, materassi, legni vari, belatom ecc.) con altri nuovi (feltro, legno, vetro ecc.).
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