La sala Domus Nova rappresenta una sezione di un progetto più ampio, articolato in quattro ambienti composti da una sala di famiglia, una sala da pranzo, una camera matrimoniale e una camera singola. L'intera sala da pranzo, costituita da undici pezzi, fa parte di una serie di mobili pensati e progettati per rinnovare l'immagine e l'arredo della casa borghese italiana attraverso oggetti più pratici, che permettevano un utilizzo dello spazio più razionale. Lo scopo era quello di "fornire a prezzi modesti mobili di forme semplici ma di ottimo gusto e studiati nei particolari, sì da riuscire dotati di tutte le più moderne qualità pratiche e di perfetta esecuzione". Con la fine degli anni '20, infatti, l'arredamento firmato diventa accessibile ad un pubblico più vasto che può venirne a conoscenza direttamente attraverso i cataloghi. Gio Ponti crea, con Emilio Lancia e la collaborazione di Giulio Rosso, una produzione di arredi di serie che verranno venduti nei grandi magazzini La Rinascente di Milano: la Domus Nova. Questo tavolo, con l'intera sala da pranzo, è stato esposto alla terza Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza nel 1927, dove fu acquistato dal pittore Cristoforo De Amicis.