Quest’opera, che raffigura la Madonna adorata dai santi Domenico e Caterina da Siena, apparteneva un tempo al Museo di Belle Arti di Budapest. Venne considerata come frutto giovanile dell’autore, ma oggi è attribuita in modo più esatto agli anni tra il 1747 e il 1750. Giuseppe Bazzani, oltre ad essere il maggior pittore nato nella città di Mantova, è figura straordinaria del Settecento italiano. Abilissimo nel tracciare sulla tela colori sfrangiati, esausti eppure brillanti, Bazzani crea un mondo in gran parte sacro con intenzione fremente e viva, percorsa tuttavia da un’inquietudine perenne. La sua larga produzione oscilla tra i toni chiarissimi e quelli cupi, che disegnano quasi dal nulla le forme, pur delineando con esattezza i moti dell’anima dei personaggi. In questa tela, la monumentalità della Madonna in trono è ottenuta da un fiume di colori che sale verso l’alto e che la compone. Verso l’esile e delizioso Bambin Gesù si tende Santa Chiara che, quasi torcendosi d’amore, gli bacia il piedino mentre tiene la mano sinistra sul cuore. Intanto, uno splendido San Domenico sembra raccogliersi nell’ombra, da cui escono però i bagliori bianchi delle vesti, quasi a rappresentare un’intelligenza autonoma, pulsante di vitalità