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Settore equatoriale

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Milano, Italia

Questo telescopio è uno degli strumenti più antichi dell’Osservatorio Astronomico di Brera di Milano, usato per studiare i pianeti, le macchie solari e la Luna. La gloriosa carriera di questo settore equatoriale è legata alla prima scoperta scientifica dell’Italia appena unita: l’asteroide Esperia (antico nome greco della nostra penisola) scoperto da Giovanni Virginio Schiaparelli il 26 aprile 1861. Con questo strumento Schiaparelli osserva anche la cometa 1862-II che gli permette di spiegare il fenomeno delle stelle cadenti. Telescopio rifrattore su montatura equatoriale all'inglese. L'asse orario, molto lungo, è appoggiato a ciascuna estremità su un sostegno di altezza diversa in modo da essere orientato verso il polo nord celeste. L'asse è formato da tre sezioni: due sono coniche e si uniscono alla terza, centrale, a forma di parallelepipedo. A questa sezione è attaccato un cerchio di diametro pari a circa 63 cm. con il lembo diviso in intervalli di 20 primi d'arco. La numerazione va da 0 a 180 gradi e da 180 a 0 gradi. Per la lettura precisa della declinazione si utilizzava un settore di cerchio (da cui il nome dello strumento) di raggio pari a circa 152 cm. e di una ventina di gradi di ampiezza. Un'estremità del telescopio è unita al vertice di tale settore, attorno a cui il telescopio stesso può ruotare; l'altra estremità scorre lungo il suo lembo. Il lembo del settore è diviso in intervalli di 10 primi per un arco complessivo di 21 gradi. La presenza di un nonio consentiva di ottenere una precisione di lettura di 4 secondi d'arco. All'estremità inferiore dell'asse orario si trova un cerchio per la misura dell'ascensione retta; il cerchio ha lo stesso diametro del precedente. Il suo lembo è diviso in intervalli di 1 minuto di ascensione retta e un nonio consente la lettura dei cinque secondi. L'obbiettivo del telescopio era un doppietto acromatico di 10 cm. circa di apertura e di 153 cm. circa di lunghezza focale; le ottiche sono andate perdute. Nonostante il suo nome poco comune, lo strumento è in realtà un tipico telescopio rifrattore. La caratteristica principale risiede nella sua montatura, la struttura di supporto, che lo rende particolarmente stabile (e quindi preciso nelle misurazioni) e di pratico utilizzo. Come qualsiasi altro telescopio anche il settore equaltoriale veniva utilizzato per osservare e studiare oggetti celesti i più svariati. Particolarmente significativa è la sua longevità operativa che raggiunse quasi il secolo.

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  • Titolo: Settore equatoriale
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