Il gruppo è un importante esempio di quella produzione plastica che aveva caratterizzato l'attività della manifattura toscana fin dal primo anno. Oltre alla creazione di modelli nuovi e originali, Carlo Ginori aveva, infatti, il preciso programma di realizzare con la nuova materia, la porcellana, una galleria di copie di staqtue celebri dell'antichità, secondo un gusto sempre vivo nella Toscana del XVIII secolo. In questo caso il soggetto è il Laoconte, il celebre gruppo ellenistico ritrovato presso l'Esquilino nel 1506 ed entrato a far parte del primo nucleo di statue antiche delle raccolte vaticane. L'impasto del gruppo è il cosidetto <<masso bastardo>>, nel quale una vernice bianchissima e spessa copre un impasto che invece è grigio, ibrido, composto di terre meno pure.