Nativo dell’Ohio ma da molti anni residente in Italia, l’artista americano Paul Beel pratica una solida e raffinata ricerca rivolta al ritratto, tanto da riassumere influenze ottocentesche e spunti espressionistici novecenteschi. Le sue figure infatti passano da una solarità intrisa di colore ad una evidenza quasi maniacale dei dettagli fisici corporei, tanto da ricordare in alcune opere il grande magistero di Lucian Freud. Nel quadro qui presentato, il personaggio femminile è reso con forte intensità, nella tipica posizione seduta caratteristica degli artisti britannici. Se da un lato la resa dei particolari, del volto e della veste è minuziosa, dall’altro un’inquietudine incessante movimenta sottilmente la figura, che esprime così un’ansia contratta eppure continua. Così, il restyling a cui allude il titolo si traduce nel desiderio di cambiare nel tempo un’immagine che pure resta statica, eppure si trasforma, già a partire dalle sopracciglia unite che dividono il volto in due parti.