La composizione si equilibra in una duplice diagonale: la prima, la più evidente ed immediata, è formata dalle due mucche, una in piedi e l’altra accovacciata sul prato, in basso a destra, ed il villaggio che si stende con una complessità urbanistica rara nell’iconografia di Ligabue, leggermente digradante su una collina, in alto a sinistra: una grande casa contadina in basso, una chiesetta tra le abitazioni, ed in lontananza, sullo sfondo un complesso religioso più articolato con più campanili, tra i quali uno sormontato da un segnavento, probabilmente un gallo. In Svizzera è abbastanza comune che le chiese cattoliche siano indicate con in cima una croce fissa e invece quelle protestanti abbiano appunto un gallo segnavento mobile ad indicare la fragilità dell’uomo di fronte a Dio, con un sottile richiamo anche al tradimento di Pietro, per cui anche in questo particolare, decisamente marginale, Ligabue recupera una evidente e precisa memoria della sua patria originaria, come i due campanili laterali, alti uguali, che indicano la facciata della chiesa, anch’essa tipica di molti luoghi della confederazione elvetica. L’altra diagonale è rappresentata dagli spazi verdi tra questi due poli che si muove in altezza da sinistra a destra, per bloccarsi e distendersi all’altezza del villaggio della sinistra per proseguire con ampie stesure orizzontali che vengono costruendo un paesaggio che si innalza con dolce declivio fino ad un altro lontano villaggio che si scorge in una sintesi di segni e colori, che vengono ampliando lo spazio incluso nell’opera in lento ascendere dell’occhio attraverso sensazioni e impressioni diverse di atmosfere e paesaggi in un silenzio e in una solitudine che ne esalta la bellezza e la vastità. Alla fine, rendono più accentuata la libera condizione delle due mucche in basso a destra che godono di uno spazio verde immenso e di una libertà che possono usare sia per muoversi, che per riposare. Le pennellate sono eccitate, veloci, sapienti nel trascolorare dei toni e delle atmosfere, nelle definizioni iconografiche con pochi elementi disegnati solo negli animali per accentuarne la solidità delle posizioni. Ma Ligabue spesso non sa resistere ad aggiungere un particolare narrativo che attira l’attenzione e, quindi, in un certo senso, ferma la contemplazione di chi guarda l’opera e dà all’osservatore un ritmo diverso. In questo caso è la forma diversa delle corna di una mucca dall’altra: verso l’alto quelle della mucca stante e verso il basso per la mucca ritta.
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