Il 30 aprile 1917, al Teatro Costanzi di Roma, viene presentato Feu d’artifice (Fuoco d’artificio), spettacolo ideato da Giacomo Balla durante gli anni di adesione al Futurismo. Sulle note di Igor Stravinskij e con regia di Sergej Djagilev per pochi minuti Balla presenta uno scenario plastico che vede protagonisti solidi geometrici la cui struttura lignea è ricoperta di stoffe dipinte e colorate. Si tratta di forme piramidali e di parallelepipedi appuntiti, nel cui interno Balla pone luci elettriche, ritmicamente azionate con inediti effetti di movimento e vitalità. I colori violetto e bianco vengono posti a sinistra dello scenario, rosso, blu e giallo al centro, mentre il verde è a destra. L’artista spiega che gli elementi rappresentano «gli stati d’animo dei fuochi artificiali» che la musica di Stravinskij gli aveva suggerito.
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