the Tomorrow
Una rivista fondata a Milano nell’aprile 2014.
“Ma un giorno sarà essenziale leggere il Capitale alla lettera.
Leggere il testo stesso, tutto [...] rigo per rigo”.
—Louis Althusser, Leggere il Capitale
Il Capitale (Das Kapital) non è semplicemente un campo astratto, o una cassetta per gli attrezzi stipata di strumenti logici ed economici; è anche una macchina dalla quale si possono ricavare una nuova forma di soggettività e nuovi personaggi – e di conseguenza nuove storie – per qualunque contesto politico. Si discute ancora sulla misura in cui Il Capitale possa continuare a essere usato per comprendere la nostra situazione economico-politica; più difficile è dubitare del fatto che le figure che tendevano a incarnare il potenziale rivoluzionario di Marx sono scomparse dal discorso politico di oggi, come se i soggetti politici/moderni che Il Capitale ha aiutato a definire non figurassero più nel nostro immaginario collettivo. Proletariato, borghesia e intellettuali non esistono più, perlomeno nel modo in cui Marx e i marxisti successivi li hanno immaginati, né assistiamo a una lotta di classe o a una rivoluzione nei mezzi materiali della produzione e nelle forme di vita. Anche se Il Capitale sopravvive, il suo status è quello di una machine celibataire, privata dei soggetti che la attivavano e le fornivano il suo senso di urgenza.
Letters on Das Kapital è un tentativo di (ri)immaginare i personaggi del testo, e con essi le figure e le storie che potrebbero usare la cassetta degli attrezzi di Marx per costruire una propria soggettività. È un tentativo di reintrodurre alcune figure, storie e posizioni nel contesto economico-politico contemporaneo. È una ricerca di soggetti non-moderni che possono recitare il dramma del capitale; è il progetto di un’epica basata sull’esaurimento di un deposito di ricchezza filosofica.
Letters on Das Kapital legge il testo di Marx da un punto di vista multidisciplinare; è un esercizio sulla pratica del leggere, annotare, commentare, ripetere, interpretare, recitare e ignorare; in breve: è un esercizio di scrittura. Queste attività verranno registrate tramite uno scambio di lettere pubblicate regolarmente su “the Tomorrow” e tramite una serie di seminari organizzati a Venezia durante il corso della Biennale. Nella prefazione all’edizione francese, Marx aveva “applaudito” l’idea di “pubblicare la traduzione del Capitale serialmente”. Il motivo per cui aveva appoggiato quest’idea era che avrebbe “reso il libro più accessibile alla classe dei lavoratori, una considerazione che per me è più importante di tutte le altre”. Aveva tuttavia avuto alcuni dubbi sul procedimento: per esempio, trovava che non si adattasse molto al suo metodo di analisi, e temeva che i francesi avrebbero potuto essere scoraggiati da un formato seriale perche “vogliono sempre andare avanti subito”. Ma nonostante queste riserve, era stato sedotto dall’idea, e il primo volume del Capitale venne pubblicato in Francia come una serie di fascicoli periodici per tre anni, dal 1872 al 1875. Questo ritmo seriale fornisce una splendida struttura di lavoro per le discussioni pubbliche che proponiamo.