L’artista, partendo da una realtà comunque data, la stravolge in senso surreale, senza tuttavia deformare sostanzialmente le sue caratteristiche di base. Letizia Galli, di formazione matematica, ama quindi osservare e scoprire l’impalcatura dell’universo, dipingendo ad esempio elementi organici e piccoli animali dai confini che svaniscono oppure che, al contrario, vengono ossessivamente sottolineati. In quest’opera, è la natura microscopica navigante all’interno di una goccia di liquido a diventare silenziosa protagonista. Sulla tela, gli esseri biancastri si spostano e vagano all’interno di un oceano blu, forse racchiuso nel raggio di un millimetro. Così, ogni frammento esistenziale viene ricondotto ad una specie di equilibrio cosmico che la pittrice raffigura cesellando accuratamente le forme, all’interno di un’esperienza che interpreta in modo nuovo la scienza e l’arte della visione.
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