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FLATTEN THE CITY, REAVEAL THE LANDSCAPE CARPINTEIRA PEDESTRIAN BRIDGE, COVILHÃ, PORTOGALLO (2009)

JOÃO LUÍS CARRILHO DA GRAÇA

Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale

Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale
Venezia, Italia

La progettazione dell’infrastruttura si conforma solitamente alle logiche interne di efficienza, resistenza ed economia che, a parte piccole sfumature, tendono a essere le stesse per qualsiasi esigenza e qualsiasi luogo. Con il progresso della tecnologia, il grado di permeabilità e di adeguamento dell’infrastruttura a specifiche condizioni locali si riduce: quanto più l’infrastruttura è efficiente, tanto più è globale.La valutazione del patrimonio (in questo caso il paesaggio) ubbidisce a un complesso di regole opposto a quello su cui si basa la costruzione dell’infrastruttura. Riguarda, infatti, il radicarsi e l’armonizzarsi alle condizioni specifiche e meno tangibili del luogo, forse addirittura ignorando ed escludendo i criteri di efficienza ed economia.
C’è spazio per operare coerentemente tra queste due logiche in tensione? Questa è la battaglia condotta da Carrilho da Graça a Covilhã in Portogallo. Come può un ponte, infrastruttura per definizione, diventare un contributo al paesaggio senza sacrificare la propria efficienza? L’incarico ha avuto origine da un problema normale, una necessità basilare – collegare due quartieri – che si è caricata di complessità tecniche in conseguenza delle specifiche condizioni topografiche di una città di montagna con un suolo difficile. A prima vista si trattava di un problema ingegneristico, tuttavia lo scenario di questa operazione è un contesto con una crescita urbana frammentata che ha prodotto una disgiunzione tra centro e periferia, tra città e paesaggio, minacciando in ultima analisi l’identità del luogo.
Nella risposta di Carrilho da Graça, il processo progettuale non ubbidisce esclusivamente alle leggi dell’ingegneristica, anche se non le contraddice né le ignora. A un certo punto egli diverge dal procedimento puramente lineare dell’ingegneristica e muove un passo verso una completa astrazione formale, persino verso la metafisica. Partendo da un problema “prosaico”, l’architetto affina la proposta a tal punto che essa assume una dimensione intangibile, acquisendo una qualità poetica. Egli trasforma un atto normale in una connessione permanente con il paesaggio, rafforzando l’identità del luogo.

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  • Titolo: FLATTEN THE CITY, REAVEAL THE LANDSCAPE CARPINTEIRA PEDESTRIAN BRIDGE, COVILHÃ, PORTOGALLO (2009)
  • Creatore: JOÃO LUÍS CARRILHO DA GRAÇA
  • Diritti: Foto di Italo Rondinella; Courtesy la Biennale di Venezia
Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale

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