Tappeto musivo ripartito in riquadri, separati da trecce e decorati con motivi figurativi legati al mondo della natura (frutti, uccelli, felini); al centro un giovane Satiro sorprende alle spalle una Ninfa seminuda, secondo un'iconografia ampiamente diffusa in tutto il Mediterraneo. Questa pavimentazione era verosimilmente collocata nel triclinium (sala da banchetto) e proviene da un'area della città che ha restituito numerose testimonianze dell’edilizia privata di età romano-imperiale.