Il modello rappresenta una fortezza di montagna, forse pensata per una località sul confine svizzero, costituita da un mastio centrale e due cerchie murarie di difesa concentriche. La tipologia è desunta ancora una volta dai modelli di Francesco di Giorgio Martini, con sicuri riferimenti al forte di San Leo e alla rocca di Mondavio (Marani 1984, p. 254). Le torri circolari sono fortemente scarpate, e le cortine murarie sono molto spesse, con coronamenti fortemente aggettanti, senza merlature e con cammino di ronda coperto. Le torri interne non difese dal rivellino esterno hanno la scarpata quadrangolare, per consentire tiri radenti di difesa. Leonardo menziona anche vie sotterranee e segrete, con le quali "con facilità di dentro si possa a piacere, entrare o uscire; e questa sia quanto si po’ remota da’ soccorsi noti, sia fatta ne’ muri massicci". Lungo i muri interni della ghirlanda Leonardo pone le abitazioni dei provvisionati, cioè dei soldati, che così possono essere svegliati a piacimento dal castellano. "Che li provvisionati possino essere battuti di dì e di notte dal castellano a ogni sua requisizione; e a questo fare essi debbono dormire in abitazioni di sottile asse sotto portici che abbino rettitudine e le bombardiere nelle fronti di tal portici."