La tela si inserisce nel filone illustrativo in chiave melodrammatica del romanzo manzoniano, in cui i personaggi sono intesi come emblemi di atteggiamenti etico-emotivi con volti e gesti espressivi di tali stati d’animo. La messa in scena è volutamente anti-monumentale e anti-pittoresca, ambientata nell’interno di una casa povera, dove gli “umili” del Manzoni appaiono protagonisti di una “storia popolare”.