In questo busto di terracotta di indiscusso pregio e splendida fattura è ritratto il marchese Francesco II Gonzaga. La ricca corazza da parata, che rimanda al suo ruolo di principe e di condottiero, è decorata da motivi delicatamente aggettanti o incisi, che rivelano un raffinatissimo programma iconografico. Sul petto spicca in particolare l’impresa del crogiolo, con il fascio di verghe d’oro immerso nel fuoco di un braciere. Sotto, un’aquila ad ali spiegate tiene nel becco un anello, e poggia su armi e spoglie di guerra. Sullo spallaccio di destra si trova il caduceo, simbolo di ragione e di pace; su quello di sinistra si scorge un guerriero che indica il tempio di Giano, le cui porte sono aperte in riferimento alla guerra contro Carlo VIII. L’opera è ritenuta dalla critica fondamentale all’interno della produzione plastica mantovana di fine Quattrocento. La qualità appare talmente alta da aver indotto alcuni studiosi ad ipotizzare un intervento diretto del Mantegna.