La scena raffigura la truffa di Don Felice ai danni di Frate Puccioi è convinto a fare penitenza mentre il primo e la moglie a sua insaputa se la godono. momento della novella quarta della giornata terza del 'Decamerone' di G. Boccaccio. La vena satirica espressa con segno veloce e aggrovigliato, distingue la grafica di Guido Borgianni, illustratore acuto e ironico di Dante, Dumas, Shakespeare, Stevenson etc. Allievo di Felice Carena all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha studiato, ne ha ereditato nella produzione pittorica, il senso rigoroso del volume e dello spazio. Borgianni dopo aver esordito nel 1938 a Firenze con una mostra personale (Galleria Cavalensi e Botti, via Cavour) ha vinto numerosi premi (fra cu nel 1950 il Premio del Fiorino, nel 1956 il Premio Viareggio), partecipando nel 1957 alla Mostra del Ritratto alla 'Casa di Dante'. Dal 1956 è membro dell'Accademia delle Arti del drawing di Firenze.