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Monumento a Maria Cristina d'Austria

Antonio Canova1798/1805

Gypsotheca e Museo Antonio Canova

Gypsotheca e Museo Antonio Canova
Possagno, Italia

Nell'agosto del 1798 il duca Albert von Sachsen-Teschen commissionava a Canova un monumento per onorare la consorte, l'arciduchessa Maria Cristina d'Austria, morta pochi mesi prima. La grande novità della creazione sta nella scelta della forma a piramide conferita alla tomba: l'idea rielaborava un vecchio progetto, mai realizzato, per un monumento a Tiziano da innalzarsi nella chiesa dei Frari a Venezia, di cui restano alcuni modelli in terracotta.
Canova concepì il mausoleo per Maria Cristina addossando alla parete una grande piramide (il più antico monumento funerario), elevata su tre gradini, con un varco nel mezzo verso il quale incede un mesto corteo di figure, la principale delle quali, la Virtù, avvolta in un'ampia e morbida veste, con il capo abbassato reca il vaso con le ceneri della defunta. Due ancelle ai fianchi portano le faci rovesciate e reggono le estremità d'una ghirlanda di fiori che scende dall'urna. Dietro a loro, la Beneficenza (o Pietà) guida una bambina con le mani delicatamente giunte in preghiera e regge sotto il braccio un vecchio che si appoggia a un bastone, immagine già conosciuta nel bassorilievo raffigurante "Dar da mangiare agli affamati". Per raccordare i due gruppi di figure Canova escogitò l'espediente del tappeto, impalpabile come un velo d'acqua che, disteso obliquamente sui gradini, esce dalla porta del sepolcro e unisce il mondo dei vivi a quello dei morti. Sul lato destro, a osservare la commovente processione, sta un Genio funerario alato (simile a quello del Monumento di Clemente XIII) che si appoggia in sconsolato abbandono a un leone accovacciato, silenzioso guardiano dell'ingresso. A ricordare l'augusta defunta vi sono un'iscrizione dedicatoria posta sopra la porta ("VXORI OPTIMAE / ALBERTVS,,) e un medaglione in rilievo con il ritratto in profilo incorniciato da un serpente che si morde la coda, arcaico emblema dell'eternità, sorretto dalla Felicità cui va incontro un genietto alato che porge un ramoscello di palma. Nell'ottobre 1805, alla presenza dello scultore, il monumento veniva solennemente svelato nella chiesa degli Agostiniani di Vienna, accolto dagli artisti come una vera rivoluzione. Con quest'opera Canova volle offrire un'originalissima interpretazione del sepolcro, riuscendo a fondere assieme l'idea pagana e quella cristiana della morte, in una nuova e mirabile meditazione sul lento e ineluttabile procedere dell'umanità verso la soglia eterna.

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  • Titolo: Monumento a Maria Cristina d'Austria
  • Creatore: Antonio Canova
  • Data: 1800
  • Data di creazione: 1798/1805
  • Materiale: gesso
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